Immagini e testo di Irene Fassini e Sara Ruggeri
A Montemonaco fra il 30 ottobre e il 14 novembre 2017
Con il piano delle opere pubbliche, il Comune e la scuola saranno i primi edifici a essere ricostruiti. L’antico palazzo dei Priori di Montemonaco, sede storica del Comune, è un edificio che ha raccolto tanto del fascino e del mistero di Montemonaco e delle sue montagne. Disegni e fotografie che raffigurano cime, animali e grotte ricoprono ancora le pareti dell’edificio dove sono evidenti i segni delle infiltrazioni provocati dal terremoto alle strutture di copertura e le numerose crepe sulle murature. L’orologio si è fermato a un anno fa: sulle scrivanie degli uffici ci sono ancora i documenti e i fascicoli aperti.
Dopo la scossa del 24 agosto la sede, già decretata inagibile, è stata spostata nei piani superiori della scuola materna. La scossa del 30 ottobre ha reso inagibile anche l’edificio della scuola e il Municipio è stato spostato in un altro edificio del centro storico. La scuola materna oggi si trova all’interno di un container colorato con i disegni dei bambini appesi alle finestre. Le maestre sono state bravissime a trovare lo spazio per garantire il normale svolgimento delle attività all’interno dei due piccoli locali container dove sono stipati i giochi donati e dove i cinque bambini rimasti fanno tutto: giocano, disegnano, mangiano e dormono. «Lo spazio è poco, ma ci si arrangia», raccontano le maestre che tutti i giorni cercano di rendere il più normale possibile questo asilo speciale dove non mancano i travestimenti per Halloween e le feste di Natale.
Le autrici
Irene Fassini è una fotografa che vive e lavora a Milano. Dopo un dottorato in antropologia giuridica, si è diplomata in fotografia nel 2017 presso il Cfp Bauer di Milano e ha frequentato il corso Visual Storytelling in the Digital Age organizzato da Camera con l’International Center of Photography. Sviluppa interessi di ricerca che si concentrano sulle relazioni tra storia e memoria, identità e confini. Dopo un periodo di formazione presso l’agenzia Prospekt Photographers, collabora con Sara Ruggeri a progetti di documentazione collettiva a lungo termine e ad attività didattiche e formative sul linguaggio visivo con il coinvolgimento diretto di comunità che vivono in contesti periferici urbani. Nel 2017 è stata selezionata per il Canon Student Program 2017 a Visa pour l’image, ha ricevuto la menzione della giuria al Premio Prina ed è stata selezionata tra i 50 progetti finalisti della call for project Abitare: sette sguardi sul paesaggio fisico e sociale dell’Italia di oggi promosso dal MiBACT in collaborazione con La Triennale di Milano e il Museo di Fotografia contemporanea.
Sara Ruggeri, nata nel 1988, è una fotografa che vive e lavora tra Brescia e Milano. Dopo la laurea in Ingegneria Edile Architettura presso l’università degli Studi di Trento, si è diplomata in fotografia nel 2017 presso il Cfp Bauer di Milano. Dall’incontro tra questi due mondi è nata un’ampia ricerca sul tema del paesaggio e delle sue connessioni con la costruzione dell’identità personale e collettiva. Ha collaborato con Marco Cappelletti, partner di DSL Studio, nella documentazione di importanti progetti di arte e architettura. È stata selezionata insieme a Irene Fassini tra i finalisti per la call for projects Abitare: sette sguardi sul paesaggio fisico e sociale dell’Italia di oggi. Si occupa di progetti di documentazione a lungo termine e ad attività formative che utilizzano il linguaggio visivo per dare voce a comunità di confine in collaborazione con centri di formazione e di ricerca.
Il progetto “Lo stato delle cose” è interamente autofinanziato e reso possibile dalla spontanea partecipazione di fotografi e autori nonché dalla collaborazione e dal supporto, non economico, degli enti locali, istituzioni, associazioni e società che ne hanno condiviso gli intenti documentari.
Per informazioni e contatti con Lo stato delle cose scrivere qui: osservatoriolostatodellecose
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