Voceto è una frazione di Amatrice, distante dal centro del paese appena tre chilometri.
Quando si era più ragazzi non era raro prendere l’auto e raggiungere la storica casa di famiglia del mio amico Luca, persi tra i monti della Laga proprio a Voceto. Lo scorso anno a luglio 2016 avevo deciso di tornare a dormire sui letti a castello di casa di Luca tra le mura in pietra e le travi del magnifico tetto in legno. Ci si era dati appuntamento alla fine di agosto.
Per dare epicità alla cosa avevo promesso che sarei salito in montagna da Ascoli Piceno con la mia Vespa 50 del 1983. Ogni viaggio, anche breve, ha il sapore di una piccola avventura con un ferrovecchio.Poi con il terremoto del 24 Agosto 2016 Amatrice è sparita, inghiottita dalla polvere. E Voceto, come le altre frazioni, con lei.
A distanza di un anno è stato messo in piedi il progetto Voce/to. E’ il racconto di un cerchio che andava chiuso, per la testardaggine che contraddistingue chi vive tra Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria. Per scaramanzia o anche solo per rendere omaggio, per dare voce a chi di voce non ne ha più o, più semplicemente, non ne ha ancora abbastanza per farsi ascoltare.
Voce/to è la storia di un piccolo viaggio tra le macerie e i calcinacci per riabbracciare dopo tempo un amico e la sua famiglia che dormiranno di nuovo, ma in tenda, e per la prima volta da quella tragica notte del 24 agosto 2016, nel loro paese. Fra quelle montagne che un tempo sembravano accoglienti e sicure, dove le stelle bruciavano più forte che in città.
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Gli autori
Riccardo Tosti è nato ad Ascoli Piceno il 1984, dove tuttora vive e lavora. Si è laureato in Biologia e successivamente ha conseguito una laurea specialistica in Pianificazione dell’ambiente del territorio e del paesaggio a Camerino. Contemporaneamente ha studiato e portato avanti la sua passione per la fotografia diventando un fotografo freelance. Nel marzo 2015 ha realizzato il progetto “Job (Disf)act”, un reportage nel presidio dei licenziati Prysmian. Ad aprile 2016 in collaborazione con Radio Incredibile inauguro il progetto “Riconoscimi” un lavoro di crossover (intervista radio-fotografica) con coppie gay. Nel novembre del 2016 ha avviato il progetto “24.26.30”, interamente dedicato al post sisma tra Marche, Abruzzo e Lazio. Nel gennaio 2017 ha lasciato la sua abitazione ad Ascoli per inagibilità, a causa del terremoto del 30 ottobre 2016. “Voce/to” è il suo primo progetto videofotografico.
Manuele Sacchi è nato nel 1978 ad Amandola ma vive a Comunanza, nel cuore dei Monti Sibillini. Ha conseguito il diploma di maturità artistica d’arte applicata, sezione pubblicità presso l’Istituto “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno e sin da allora ha coltivato la passione per il videomaking e la musica. Adora il cinema e soprattutto ama viaggiare e realizzare reportage. Collabora con studi fotografici, enti e associazioni culturali. Si racconta così: “Il fil rouge di ogni mio lavoro passa attraverso uno sguardo contemporaneo che lascia filtrare la mia anima, rielabora racconti ed emozioni. Vivo e forte è il legame con la mia terra che sento intimamente sempre molto presente”.
Il progetto “Lo stato delle cose” è interamente autofinanziato e reso possibile dalla spontanea partecipazione di fotografi e autori nonché dalla collaborazione e dal supporto, non economico, degli enti locali, istituzioni, associazioni e società che ne hanno condiviso gli intenti documentari.
Per informazioni e contatti con Lo stato delle cose scrivere qui: osservatoriolostatodellecose
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