Sant’Angelo di Amatrice, i contadini perduti

Immagini e testo di Andrea Signori. A Sant’Angelo, frazione di Amatrice, a dicembre 2016

A seguito delle scosse di terremoto iniziate il 24 agosto 2016 che hanno demolito le case e le vite del centro Italia, ad Amatrice una storia di uomini e animali ha fatto commuovere l’intero Paese. I contadini che vivono nelle campagne delle decine di frazioni di Amatrice hanno scelto di non abbandonare le bestie da loro accudite. Stalle crollate, borghi rasi al suolo, aiuti scarsissimi, attaccamento alla natura, magnifica e tragica.

Le famiglie Girolamo, Ferretti, la signora Marcella e la famiglia Fortini abitano a Sant’Angelo, uno dei borghi di Amatrice. Da sempre vivono con la natura. Ma con l’arrivo del freddo hanno dovuto ingaggiare una lotta per la sopravvivenza. I Ferretti, per esempio, sono stati un mese e mezzo senz’acqua per lavarsi, mentre i Girolamo, essendo gli unici con la casa (di legno) rimasta in piedi, ogni mattina cercano di aiutare le altre famiglie. Solidarietà è una delle parole chiave. Non si aiutano solamente tra loro ma provvedono a prestarsi a vicenda i pezzi di stalla rimasti in piedi, ospitando gli animali dei vicini. Sempre accompagnati dai loro fedelissimi cani.

L’autore. Andrea Signori è nato a Camposampero (PD) nel 1976, ma attualmente risiede a Piazzola Sul Brenta (PD). Diplomato presso la Scuola Romana di Fotografia si è specializzato in fotogiornalismo e reportage documentale. Ha svolto lavori presso Adwa, Lalibela, Gambela e Dilla in Etiopia, Nyakuru, Nairobi e North Kinangop in Kenia (per conto di missioni religiose sull’attività delle stesse, situazione ospedaliera e lasciti coloniali), L’Aquila (reportage su imprenditori che hanno aperto tra le rovine del centro), L’Avana, nonché una ricerca fotografica costante sui cambiamenti socio economici del Nord-Est d’Italia. E’ contributor per l’agenzia Parallelo Zero.