Fiastra, il Comune e le chiese dopo il terremoto

Immagini e testo di Andrea Signori. A Fiastra fra l’8 e il 12 ottobre 2017 Per Fiastra il palazzo comunale rappresentava un luogo nel quale la comunità poteva riconoscersi, oltre la sua funzione strettamente istituzionale. Sono rimasti ponteggi nei quali divincolarsi per muoversi da una stanza all’altra, da un piano all’altro. La polvere si è impadronita […]
Immagini e testo di Andrea Signori. A Fiastra fra l’8 e il 12 ottobre 2017

Per Fiastra il palazzo comunale rappresentava un luogo nel quale la comunità poteva riconoscersi, oltre la sua funzione strettamente istituzionale. Sono rimasti ponteggi nei quali divincolarsi per muoversi da una stanza all’altra, da un piano all’altro. La polvere si è impadronita del tavolo del consiglio comunale, osservato intensamente da un’immobile Leopardi. Gli affreschi, vivaci ed estesi a tutto il soffitto, fanno da contraltare a scrivanie e documenti abbandonati.

Abbazia di Santa Maria, ad Acquacanina

Dopo un ingresso alberato l’abbazia di Santa Maria in Rio Sacro ad Acquacanina domina la vallata dal basso. Il corpo centrale, seppur inagibile, è rimasto in piedi mentre è crollata la parte della canonica

 

Chiesa di San Paolo
La chiesa di San Paolo domina il paese di Fiastra da una parte e il lago dall’altra. E’ un luogo di meditazione, da raggiungere dopo una breve passeggiata dal centro del paese. Apparentemente intatto, è tenuto insieme da fasciature di legno e ferro.
Chiesa di San Martino
La chiesa di San Martino di Fiastra: la croce sulla facciata principale sembra l’unico simbolo a resistere al crollo continuo del resto dell’edificio.

 

Chiesa di San Lorenzo
La Chiesa di San Lorenzo, crollata in parte dopo il terremoto e pertanto inagibile, presenta notevoli danni nella parte del tetto. Legno, mattoni e altre parte strutturali giacciono al cospetto di un incantevole paesaggio.
L’autore. Andrea Signori è nato a Camposampero (PD) nel 1976, ma attualmente risiede a Piazzola Sul Brenta (PD). Diplomato presso la Scuola Romana di Fotografia si è specializzato in fotogiornalismo e reportage documentale. Ha svolto lavori presso Adwa, Lalibela, Gambela e Dilla in Etiopia, Nyakuru, Nairobi e North Kinangop in Kenia (per conto di missioni religiose sull’attività delle stesse, situazione ospedaliera e lasciti coloniali), L’Aquila (reportage su imprenditori che hanno aperto tra le rovine del centro), L’Avana, nonché una ricerca fotografica costante sui cambiamenti socio economici del Nord-Est d’Italia. E’ contributor per l’agenzia Parallelo Zero.