Tolentino, la chiesa di Santa Maria Nuova
Immagini e testo di Mario Rota
A Tolentino fra il 9 e il 13 ottobre 2017
Il santuario di Santa Maria della Tempesta o Chiesa di Santa Maria Nuova è situato nel caratteristico quartiere medioevale del “fondaccio” nella parte meridionale del centro storico di Tolentino. Costruita nell’Alto Medioevo sui resti di un tempio romano e oggetto di importanti ristrutturazioni nel 1250, nel 1348 e nel 1653, deve il suo aspetto attuale all’intervento del 1740. Sull’altare maggiore si trova l’immagine lignea della “Madonna della Tempesta” databile al tardo Trecento, in legno scolpito e ricoperto da un leggero intonaco di gesso policromo.
Dopo il terremoto del 2016 la chiesa è ora inagibile a causa di lesioni e parziali crolli delle volte. Entriamo accompagnati dal parroco: è buio e si vede poco; la statua della Madonna Nera troneggia dalla sua nicchia mentre in un angolo campeggia la scritta “A flagello terremotus nos libera”; una richiesta perenne della popolazione a Sant’Emidio Vescovo e Martire. Salgo fino all’organo e noto un lampadario che pende dalla volta. E’ tutto sconquassato come se fosse stato shackerato in un’enorme centrifuga. E’ la scena che forse più simboleggia la potenza delle scosse che hanno battuto questa terra marchigiana. Almeno a Tolentino.
L’autore. Mario Rota è del 1967, è laureato in Lettere Classiche con una tesi in archeologia e vive a Bergamo. Inizia a fotografare in modo assolutamente inconsapevole sin da piccolo. Tra il 1989 ed il 1994 partecipa come archeologo e documentarista a diverse spedizioni scientifiche in Nord Africa, Turchia e Grecia approfondendo l’uso della luce, la composizione e l’arte di improvvisare in condizioni spesso impossibili. Da qui il suo approccio con la fotografia cambia e inizia a pensare che possa diventare una professione: negli anni successivi è impegnato nella riproduzione fotografica di beni storico-artistici per conto di istituzioni pubbliche e private italiane ed estere. Ora lavora come freelance per agenzie ed aziende, collabora con testate locali, nazionali ed estere e organizzazioni no profit, segue il mondo del teatro, della danza e della musica e dal 2003 fa parte di uno studio internazionale di fotografia di matrimonio. Ha all’attivo più di venti esposizioni personali e collettive.
