Sulla via Emilia indaga il landscape di alcuni territori emiliani, dopo il sisma terribile che li ha colpiti il 20 e 29 maggio 2012. La descrizione del paesaggio di due città, attraversate dalla “Via Emilia”, i paesi di Cavezzo e Mirandola, alcuni dei più colpiti dal terremoto; ci racconta la memoria di una terribile tragedia ed il loro “tempo perduto”. Le strade, le vie, le barriere, le macerie, definiscono un nuovo scenario, assieme ad i container ed i MAP moduli abitativi provvisori, luoghi dove adesso si leggono solo le tracce di coloro che un tempo li hanno vissuti. La struttura della narrazione si basa sulla contrapposizione tra Tempo perduto e Tempo ritrovato, ispirata dalla Recherche di Marcel Proust. La strada, l’asfalto, la terra, la città, la via, è sempre presente in ogni immagine, ed attraverso le loro tracce, vogliamo riportare alla luce proprio quella sensazione che sfugge, tra Tempo perduto e Tempo ritrovato, “À la recherche du temps perdu”.
Azzurra Becherini è nata a Firenze e vive in Toscana dove lavora come fotografa freelance. Nel 2013 si è specializzata in Fotogiornalismo all’Istituto Marangoni di Firenze e ha iniziato a lavorare in particolare su progetti di documentazione e fotografia sociale. Ha realizzato di progetti di documentazione sociale per editoriali e personali: Postcards from Emilia – Emilia after the quake; Uncertain Border ON EXPO2015 pubblicato su Repubblica-Repubblica Milano – Memecult – Exposedproject; Social Inside; Athlet Portrait. Ha lavorato anche come fotografa di scena dal 2011 in diversi festival e teatri e nel 2014–2015 come artista residente in collaborazione con l’Agenzia Contrasto presso il Teatro dell’Opera – Maggio Fiorentino per cui realizza un progetto di teatro e documentazione e una mostra al PAC centro arte Murate: “ Il Maggio, la melodia di Firenze”. Ha esposto presso diverse gallerie, festival e spazi d’arte in Italia.
Fabio Dibello è nato nel 1969 ad Aosta, dove vive e lavora. E’ diplomato all’Apab (Scuola Internazionale di Fotografia Firenze). Fotografo di scena e fotografo ufficiale del CervinoCineMountain dal 2012. Collaboratore della Agenzia Ansa di Aosta. Nell’ottobre 2014 ha esposto il progetto “Cartoline dal Villaggio Dora”, presso la Biblioteca Regionale di Aosta, e nel luglio 2016 ha pubblicato il volume CerviniaContemporary con le edizioni della Tipografia Valdostana. La sua ricerca personale si focalizza principalmente sull’indagine del paesaggio urbano contemporaneo e sui suoi mutamenti, con un’attenzione particolare per le relazioni spaziali che si creano nelle città e per i fenomeni di antropologia sociale come i nuovi processi di partecipazione.
Il progetto “Lo stato delle cose” è interamente autofinanziato e reso possibile dalla spontanea partecipazione di fotografi e autori nonché dalla collaborazione e dal supporto, non economico, degli enti locali, istituzioni, associazioni e società che ne hanno condiviso gli intenti documentari.
Per informazioni e contatti con Lo stato delle cose scrivere qui: osservatoriolostatodellecose
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