Scuola Carducci #1
Immagini e testo di Federica Nico. A L’Aquila fra il 30 maggio e il 5 giugno 2016
Dentro la scuola media Carducci, grazie alla disponibilità accordata dal Comune dell’Aquila
Il passato non è osservabile, ma si può evocare, richiamare alla mente, va ricostruito, interrogato, riformulato. Nelle aule e nei corridoi della scuola si attraversa un terreno di smarrimento, dove i brandelli del passato sono fragili, e devastati. Sparite le persone, le attività che animavano e caratterizzavano questo posto, ne sono rimaste le scie in una minuta memoria. Ci sono marchi impressi, nelle pareti, nei libri bruciati, di sconquasso, di desolazione, di abbandono. Un passaggio, una cosa che è stata, e che oggi non è più.
L’autrice. Federica Nico nasce a Catania nel 1981. Nomade per vocazione, si allontana dalla Sicilia, per trasferirsi a Pisa, successivamente a Milano, per poi fermarsi a Pescara, con la valigia sempre pronta. Alle spalle una formazione come attrice dopo 10 anni scavalca la quarta parete e cambia punto di vista, per raccontare altre storie attraverso i suoi occhi. Dal 2008 ricomincia a fotografare ed esplora differenti linguaggi, tra cui il reportage e il paesaggio. Frequenta diverse scuole di fotografia, e una masterclass di fotogiornalismo con Stefano Schirato. Nel gennaio 2013, insieme ad alcuni colleghi fonda il Collettivo Botticelli. Vince il Premio Aurum per la Fotografia 2013 con il progetto collettivo Metamorphoseon, realizzato con Enzo Francesco Testa e Beatrice Di Croce. Nel 2015 è tra gli artisti selezionati per il contest internazionale Who Art You? Milano. Si racconta così: “Appassionata investigatrice delle cose inutili, amante della poesia, del paesaggio urbano e del decadente, in tutte le sue accezioni”.
