San Mango sul Calore, 1980
Immagini di Salvatore Di Vilio. A San Mango sul Calore nei giorni successivi al terremoto del il 23 novembre 1980
Un paese raso quasi integramente al suolo: è questo lo scenario che Salvatore Di Vilio, ai tempi del terremoto dell’Irpinia, piegata in due il 23 novembre 1980, trova dinanzi ai suoi occhi. Furono 84 le vittime a San Mango sul Calore: nelle fotografie di Di Vilio lo scenario apocalittico del paese, che oggi conta poco più di un migliaio di abitanti, e la partecipazione degli abitanti al recupero delle statue religiose “sopravvissute” non senza ferite al terremoto.
L’autore. Salvatore Di Vilio, vive e lavora come fotografo professionista a Succivo (Caserta) nel 1957, in quella che poi è diventata tristemente nota come la Terra dei Fuochi. Dal 1980 ha testimoniato, con la sua attività di fotografo sia il degrado del territorio sia la presenza di scampoli di bellezza e di tradizioni popolari, patrimonio spesso dimenticato. Protagonista delle attività artistiche e culturali del casertano, ha compiuto spesso incursioni in vari settori di ricerca iconografica: dal 1979 documenta il mondo della canapa, all’epoca morente ed ora oggetto di una decisa rinascita produttiva e culturale. Testimone sin dalla nascita delle azioni paesologiche di Franco Arminio e del movimento che si sta sviluppando intorno all’associazione Comunità Provvisorie, Salvatore di Vilio è fotografo ufficiale del Festival “La Luna e i Calanchi” di Aliano sin dalla prima edizione
