Vuole e deve rinascere a tutti i costi, Pieve Torina. Gli uffici del Comune, all’interno di container in un’area ai limiti del paese, sulla strada che porta a Visso, fervono di attività, di voci, di telefonate. Un andirivieni incessante e ordinato, senza pause. E senza orari, ci dicono all’Ufficio Tecnico, in una corsa contro il tempo per anticipare l’inverno.
Il paese appare sventrato. Letteralmente. Fino a poco tempo fa, le macerie ingombravano perfino l’ingresso principale al paese, ma ogni giorno lo sforzo di accumulo, selezione, rimozione, muta il paesaggio. Oltre il 90 per cento delle abitazioni è inagibile, definitivamente. Ma la popolazione non abbandona i luoghi di residenza, e vive in insediamenti di container affastellati in uno spazio ridottissimo, oppure in camper e roulotte messi a disposizione da amici e parenti.
I cantieri lavorano incessantemente, e le Sae (le Soluzioni abitative di emergenza) sono state già assegnate alle persone che più urgentemente ne necessitano. Ma già si pensa al nuovo centro commerciale (che permetterà una ripresa delle attività economiche) e alle scuole, entrambi in costruzione.
Le case sventrate restano immobili, ma si riaprono le strade interne al paese, si rimuovono le macerie, si attende la consegna delle casette in legno agli assegnatari. Una rinascita cercata da tutti. Una rinascita non necessaria ma indispensabile.
Gli autori
Claudia Ioan nasce a Roma nel 1965, dove si laurea in Scienze politiche con indirizzo Politico-Internazionale. Vive e lavora a Perugia. Appassionata di fotografia, si è dedicata per molti anni alla propria formazione attraverso corsi e workshop con autori di riferimento, nonché frequentando attivamente l’ambiente dell’associazionismo fotografico umbro e romano. Dirige da anni il Digital Daylight, concorso di fotografia digitale estemporanea.Nel gennaio 2016 è stata selezionata dal mensile Style Magazine del Corriere della Sera come uno dei sei talenti fotografici del web e delle piattaforme di condivisione della fotografia. È collaboratrice didattica del Did, il dipartimento didattico della Fiaf, Federazione italiana associazioni fotografiche. È coordinatrice artistica regionale per l’Umbria del progetto fotografico collettivo nazionale della Fiaf “La famiglia in Italia”. Nel 2015 è cofondatrice insieme con Massimiliano Tuveri di Officine Creative Italiane, laboratorio di comunicazione creativa che realizza come collettivo progetti fotografici anche su commissione, organizza mostre ed eventi di fotografia, concorsi fotografici e workshop.
Massimiliano Tuveri nasce a Roma nel 1967 dove attualmente vive e lavora. Fotografo professionista, da sempre appassionato di arti visive. Dal 2011 si occupa di street photography e fotografia di reportage, realizzando diversi lavori che verranno esposti in Italia e all’estero, ma soprattutto accrescendo la propria fame artistica, abbracciando ed unendo la passione per il racconto fotografico con la scrittura. A gennaio 2016 il mensile “Style Magazine” del Corriere della Sera lo annovera tra i 6 fotografi italiani emergenti sulle piattaforme digitali. È collaboratore del dipartimento didattico della Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche). All’inizio del 2015, è cofondatore, insieme con Claudia Ioan, di Officine Creative Italiane, laboratorio di comunicazione creativa che oltre a curare la realizzazione come collettivo di progetti fotografici e di reportage, in proprio e su commissione, si occupa di organizzare eventi, mostre, corsi e workshop sempre nell’ambito delle arti visive.
Il progetto “Lo stato delle cose” è interamente autofinanziato e reso possibile dalla spontanea partecipazione di fotografi e autori nonché dalla collaborazione e dal supporto, non economico, degli enti locali, istituzioni, associazioni e società che ne hanno condiviso gli intenti documentari.
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