Dora e Sante sono fra gli abitanti di Norcia insediati nelle Sae (Soluzioni abitative di emergenza) allocate in diverse zone del paese. La loro casetta, poco più di 40 metri, è costituita da una camera da letto, un bagno, un soggiorno con angolo cucina. Gli spazi appaiono claustrofobici e ad agosto il caldo è insopportabile, tanto che Dora e Sante vivono trascorrevano molto del loro tempo fuori sul piccolo patio.
Gli insediamenti temporanei delle casette che alcuni definiscono “baracche”, sembrano mancare di spazi aggregativi anche di una semplice piazzetta. Pochissimo poi il verde. E non diversi sembrano i cantieri in corso nelle aree destinate a ospitare le altre Sae. Il centro polifunzionale, poi, è stato costruito molto lontano dalle nuove abitazioni. La nuova struttura, progettata dall’architetto Stefano Boeri, citando l’andamento di un’onda sismica sembra non piacere esteticamente ai nursini. Non solo. Proprio questa scelte divide, anche perché, dicono, a ricordare che c’è stato il terremoto bastano già le macerie.
L’autore. Antonello Di Gennaro, è nato a Matera dove vive e lavora come fotografo. Svolge una costante attività didattica presso istituti tecnici professionali e associazioni culturali nel Sud Italia. Ha realizzato diversi cataloghi d’arte relativi a mostre di scultura. Svolge la sua ricerca sociale, etnografica e antropologica sulle minoranze etniche e religiose, le popolazioni nomadi e i migranti del Mediterraneo. Si è occupato con uno studio di architettura di un progetto di ricerca sui lineamenti della storia dell’architettura materana. Nell’ambito di lavori di corporate ha collaborato con diverse committenze tra le quali: Università Federico II di Napoli , Università della Basilicata, Triennale di Milano, Polidesign, Gruppo Busnelli, Istituto Commercio Estero, Consorzio del Pane di Matera, General Costruzioni Lucana, Zetema, Neos Architettura, Nicoletti Salotti, Regione Basilicata, Brecav S.r.l. Ha esposto in diverse gallerie nazionali e internazionali. Le sue foto sono state pubblicate sulle più importanti riviste nazionali di arte e architettura. Ha pubblicato con le case editrici: Federico Motta Editore, Testo & Immagine, La Cometa, Opera & Opera, Graficom Edizioni, Altrimedia edizioni, R&R edizioni, Edizioni Giannatelli, La Bautta.
Il progetto “Lo stato delle cose” è interamente autofinanziato e reso possibile dalla spontanea partecipazione di fotografi e autori nonché dalla collaborazione e dal supporto, non economico, degli enti locali, istituzioni, associazioni e società che ne hanno condiviso gli intenti documentari.
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