Immagini e testo di Irene Fassini e Sara Ruggeri
A Montefortino fra il 30 ottobre e il 14 novembre 2017
Le sorelle Barelli, Beatrice e Lucia, oggi lavorano una di fronte all’altra. In mezzo, la strada provinciale 83 al punto dello svincolo che a destra porta al monte Sibilla e a sinistra al centro storico di Montefortino. Prima del terremoto del 2016 entrambe svolgevano le rispettive attività, ristorazione e servizio carburanti, sul lato destro della strada dove c’è il terreno di famiglia con la casa e l’attività di distribuzione di carburante avviata dal loro padre nel 1982. Il terremoto del 2016 ha avuto un forte impatto sulle loro attività. Beatrice, dopo quasi un anno senza lavoro perché il suo ristorante Fonte della Valle, come la sua casa, è stato dichiarato inagibile, ha riaperto con entusiasmo l’attività a luglio del 2017 in un container, nonostante le difficoltà e il flusso di clienti notevolmente ridotto.
Lucia, proprietaria della stazione di servizio carburanti, con servizi di gommista, convergenza assetto ruote e autolavaggio insieme al marito Graziano tengono aperta l’attività con grandi sacrifici. Con gran parte delle attrezzature distrutte dal terremoto e con gli spazi inagibili, Lucia e Graziano si stanno arrangiando a spese loro e grazie alle donazioni private. Il container donato da un comune lombardo, che dovrebbe sostituire il loro magazzino per la raccolta dei materiali e dell’attrezzatura, è molto più piccolo rispetto allo spazio necessario e di conseguenza il loro lavoro si svolge prevalentemente nello spazio esterno circostante. La loro attività è l’unica fonte di reddito per la loro famiglia e cercano quindi di andare avanti, nonostante non abbiano avuto aiuti dalla Regione.
Le autrici
Irene Fassini è una fotografa che vive e lavora a Milano. Dopo un dottorato in antropologia giuridica, si è diplomata in fotografia nel 2017 presso il Cfp Bauer di Milano e ha frequentato il corso Visual Storytelling in the Digital Age organizzato da Camera con l’International Center of Photography. Sviluppa interessi di ricerca che si concentrano sulle relazioni tra storia e memoria, identità e confini. Dopo un periodo di formazione presso l’agenzia Prospekt Photographers, collabora con Sara Ruggeri a progetti di documentazione collettiva a lungo termine e ad attività didattiche e formative sul linguaggio visivo con il coinvolgimento diretto di comunità che vivono in contesti periferici urbani. Nel 2017 è stata selezionata per il Canon Student Program 2017 a Visa pour l’image, ha ricevuto la menzione della giuria al Premio Prina ed è stata selezionata tra i 50 progetti finalisti della call for project Abitare: sette sguardi sul paesaggio fisico e sociale dell’Italia di oggi promosso dal MiBACT in collaborazione con La Triennale di Milano e il Museo di Fotografia contemporanea.
Sara Ruggeri, nata nel 1988, è una fotografa che vive e lavora tra Brescia e Milano. Dopo la laurea in Ingegneria Edile Architettura presso l’università degli Studi di Trento, si è diplomata in fotografia nel 2017 presso il Cfp Bauer di Milano. Dall’incontro tra questi due mondi è nata un’ampia ricerca sul tema del paesaggio e delle sue connessioni con la costruzione dell’identità personale e collettiva. Ha collaborato con Marco Cappelletti, partner di DSL Studio, nella documentazione di importanti progetti di arte e architettura. È stata selezionata insieme a Irene Fassini tra i finalisti per la call for projects Abitare: sette sguardi sul paesaggio fisico e sociale dell’Italia di oggi. Si occupa di progetti di documentazione a lungo termine e ad attività formative che utilizzano il linguaggio visivo per dare voce a comunità di confine in collaborazione con centri di formazione e di ricerca.
Il progetto “Lo stato delle cose” è interamente autofinanziato e reso possibile dalla spontanea partecipazione di fotografi e autori nonché dalla collaborazione e dal supporto, non economico, degli enti locali, istituzioni, associazioni e società che ne hanno condiviso gli intenti documentari.
Per informazioni e contatti con Lo stato delle cose scrivere qui: osservatoriolostatodellecose
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