Fiastra, le storie di resilienza di chi ha rimesso in piedi il piccolo commercio

C’è una Fiastra che resiste, quella di chi non ha mollato e non senza evidenti difficoltà ha rimesso in piedi le proprie attività. Come le Confezioni Cristina: la maglieria di Cristina e Marina Carucci è stata la prima attività economica di Fiastra riaperta dopo il sisma. Già colpite prima del terremoto dalla crisi economica, a causa del fallimento di un cliente che assicurava loro una importante mole di lavoro, Cristina e Marina si trovarono, dopo le scosse del 2016, senza sede e senza speranza. Dopo essersi trasferite a Fabriano per un mese e mezzo, con relative difficoltà di spostamento delle dipendenti, e rassegnate ormai alla chiusura dell’azienda, intervengono tempestivamente il Comune di Fiastra, la Regione e la Taco srl, una ditta di Vicenza che dona 10mila euro destinati all’acquisto di un container nel quale continuare il proprio lavoro.

Ma ci sono anche storie di nuove attività. E’ il caso di Damiano Ilari e Roberta Bianchi che sono i gestori del bar di Fiastra, in un container nella piazza del paese. Saranno fra pochi mesi sposi e la loro è una storia che parla di occupazione nata dopo il terremoto. Il bar, che prima delle scosse si trovava in locali di proprietà del Comune, era condotto da una signora che dopo il terremoto ha rinunciato alla gestione. Per Damiano soprattutto si è trattata di un’opportunità. Disoccupato da tempo partecipò assieme a Roberta al bando indetto dal Comune e si trova ora con un impiego che rappresenta, seppur in condizioni fuori dall’ordinario, il primo passo verso la costruzione di un futuro assieme a Roberta.

E poi ci sono Salvatori e i suoi collaboratori, titolari del ristorante F.lli Polverini che, grazie al lago di Fiastra e al turismo solidale, si trovano, soprattutto d’estate, numerosi clienti che frequentano il loro container per un pranzo o una cena. A volte, spiegano, il numero è talmente grande da essere preoccupati di non riuscire a soddisfare tutti. Sono tra i pochi ragazzi rimasti con la convinzione di costruirsi una vita in queste zone. E ancora: continuano a lavorare il farmacista Maurizio Palmieri con suo figlio e Vinicio Vallesi, titolare dell’alimentari di Fiastra.

L’autore. Andrea Signori è nato a Camposampero (PD) nel 1976, ma attualmente risiede a Piazzola Sul Brenta (PD). Diplomato presso la Scuola Romana di Fotografia si è specializzato in fotogiornalismo e reportage documentale. Ha svolto lavori presso Adwa, Lalibela, Gambela e Dilla in Etiopia, Nyakuru, Nairobi e North Kinangop in Kenia (per conto di missioni religiose sull’attività delle stesse, situazione ospedaliera e lasciti coloniali), L’Aquila (reportage su imprenditori che hanno aperto tra le rovine del centro), L’Avana, nonché una ricerca fotografica costante sui cambiamenti socio economici del Nord-Est d’Italia. E’ contributor per l’agenzia Parallelo Zero.