Il giardino delle farfalle nasce da un’idea del Comune di Cessapalombo nel 2007. L’idea è quella di creare un museo delle farfalle in cui si possano vedere le farfalle nel loro ambiente naturale attraverso dei percorsi didattici e naturali nel Giardino e una parte piú museale nella struttura di una ex scuola. Il progetto raggiunge peró la sua massima espressione solo dal 2010 quando Patrizio e Fabiana prendono in gestione la struttura e iniziano a promuovere l’attività mediante à attività mirate alle famiglie e alle scuole. La parte museale inizia quindi ad acquisire spazi dedicati alla multimedialità e, nel 2016, si raggiungono numeri importanti con 6mila presenze.
La cosa molto interessante di questo museo è il fatto che le farfalle non siano osservabili in uno spazio chiuso e delimitato ma che, in un percorso esterno nel giardino, siano attirate da particolari essenze arboree e floreali rendendo la visita molto naturale e spontanea. Dopo il sisma del 2016 l’edificio che ospitava il museo è diventato inagibile ed è stato quindi necessario spostare tutto il materiale per poterlo salvare. Grazie a una generosa donazione in conseguenza alla nevicata del 2017 è stato possibile realizzare un edificio in legno dove spostare tutti i materiali e grazie ad una raccolta fondi indetta dal Comune si è portato avanti il progetto di un nuovo fabbricato, attualmente in fase di completamento in cui verrá realizzato il nuovo museo. L’auspicio è che possa diventare operativo per il 2018 viste le numerose richieste che continuano ad arrivare per poter visitare la struttura.
L’autore. Federico Moschietto è nato ad Alba nel 1983 e si laureato in Architettura nel 2005. Vive e lavora a Moncalieri. Dal 2010 si appassiona al mondo della fotografia compiendo ampi studi da autodidatta che lo portano, dal 2015 a praticare la professione di architetto e di fotografo facendo reportage di cerimonie, fotografie di architettura e diversi progetti personali legati al reportage. Ottiene diversi risultati positivi a concorsi e manifestazioni nazionali arrivando a esporre in diverse mostre negli ultimi tre anni. Attualmente sta portando avanti due progetti editoriali di cui uno sul tema del rapporto fra i bambini e le architetture, già in parte esposto a Paratissima Torino 2016.
Il progetto “Lo stato delle cose” è interamente autofinanziato e reso possibile dalla spontanea partecipazione di fotografi e autori nonché dalla collaborazione e dal supporto, non economico, degli enti locali, istituzioni, associazioni e società che ne hanno condiviso gli intenti documentari.
Per informazioni e contatti con Lo stato delle cose scrivere qui: osservatoriolostatodellecose
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