Castelsantangelo sul Nera, un anno dopo il terremoto
Immagini e testo di Michele Vittori
A Castelsantangelo sul Nera fra il 9 e il 15 ottobre 2017
Ho conosciuto la zona di Castelsantangelo sul Nera trascorrendo molte estati nella casa dei miei nonni nella frazione di Vallinfante. Il ricordo di questi luoghi è molto legato alla mia infanzia, ai momenti di vacanza, alla fuga dal caldo estivo dalla capitale. I territori dei Sibillini hanno subito nel corso degli anni un lento e graduale abbandono da parte dei residenti. Molti abitanti, dagli anni ’60 in poi, hanno scelto di trasferirsi nei grandi centri urbani e nelle città vicine, facendo diventare questi paesi i luoghi deputati alla seconda casa. Sono tornato a Castelsantangelo a metà ottobre, senza poter percorrere la solita strada Valnerina, ancora chiusa per i danni del sisma e ho visto solo distruzione. Tutta l’area dell’Alto Nera è stata una delle più colpite dal terremoto del 26 e del 30 ottobre 2016 e, tra errori politici e ritardi burocratici, il paese di Castelsantangelo sul Nera non ha visto grandi cambiamenti soprattutto per i residenti, molti dei quali alloggiano ancora nelle roulotte in attesa della conclusione dei lavori delle Sae (Soluzioni abitative d’emergenza), iniziati da poco ai bordi del paese. Nell’area del parcheggio sta nascendo uno spazio per una farmacia e per altre piccole attività, nel tentativo di portare almeno nei bisogni quotidiani un po’ di normalità. Castelsantangelo deve affrontare, per risorgere , una quasi totale ricostruzione che però stenta oggettivamente a partire.
L’autore. Michele Vittori è nato nel 1980 a Roma, dove vive e lavora tra Roma. Si avvicina continuativamente alla fotografia nel 2008 frequentando corsi e workshop alla scuola Graffiti e presso “Officine Fotografiche” a Roma. Sviluppa nel tempo interesse per la fotografia documentaria di paesaggio che lo porta a produrre diversi progetti legati alla rappresentazione del territorio e dei paesaggi urbani. Dal 2015 partecipa come autore al lavoro collettivo “Limine”, un progetto curato da Massimo Siragusa e pubblicato in edizione limitata nel 2017.
