Capricchia: una storia di resilienza ad Amatrice

Immagini e testo di Max Cavallari. A Capricchia (frazione di Amatrice) fra il 17 e il 24 agosto 2017

Poco sopra il paese di Amatrice, a 1100 metri di altitudine si trova la piccola frazione di Capricchia. Sopravvissuta senza ingenti danni al sisma del 24 agosto, Capricchia sembrava essersi salvata dai tragici eventi che hanno sconvolto le frazioni vicine se non fosse stato per le successive scosse avvenute ad ottobre e gennaio. La piccola comunità di 15 abitanti ha resistito al freddo invernale organizzandosi nei locali della Pro Loco della frazione.

Le temperature, che d’inverno sfiorarono i -20° non hanno fatto desistere gli abitanti rimasti che si sono organizzati in maniera indipendente, senza aspettare le Sae (Soluzioni abitative d’emergenza) che sono arrivate solamente nei primi mesi estivi e ancora devono essere rese agibili.

Subito dopo il sisma, attraverso la Pro Loco “Villa Capricchia” partì una raccolta fondi per permettere l’acquisto iniziale di alcune roulotte per gli abitanti. Successivamente si è potuto costruire anche un piccolo villaggio di 6 case per ospitare coloro che avevano la casa estiva e che quindi sono potuti tornare, anche per aiutare nella ricostruzione. Il villaggio è stato chiamato “Vittoria” in onore della più giovane vittima del paese.

Capricchia è l’unico esempio in Italia che successivamente al sisma ha aumentato il numero di abitanti, da 15 a 22. Il terremoto ha fatto rinascere uno spirito di coesione e aiuto reciproco che prima non esisteva tra gli abitanti. Ora la grande famiglia di Capricchia mira alla ricostruzione completa del paese.

L’autore. Max Cavallari, classe 1989, ha studiato comunicazione e giornalismo all’Università di Bologna. Attualmente collabora come freelance per Repubblica Bologna e Corriere della Sera. Le sue immagini sono state pubblicate su Times, Guardian, Stern Magazin, Vogue Italia, Corriere della Sera e Repubblica. I suoi progetti fotografici sono stati esposti presso il Mudec Museum (Milano), il festival della fotografia etica di Lodi (sezione off), il festival della fotografia europea (sezione off) e Külhaus a Berlino.