Camporotondo di Fiastrone, il terremoto e la paura: dentro una casa che non vive più

Immagini e testo di Federico Moschietto. A Camporotondo di Fiastrone fra il 25 e il 28 settembre 2017

Questa casa racconta una storia di paura e di fuga. E’ il 26 ottobre quando una scossa da 5.9 di magnitudo scuote le fondamenta di questo importante palazzo nella piazza centrale del Comune di Camporotondo. Salendo le scale si capisce subito che il caos e la paura hanno dominato i momenti durante e dopo il terremoto, si sentono ancora aleggiare nell’aria la paura e la fretta nel portare via le cose indispensabili e, aprendo la porta, ci si trova davanti ad una casa che potrebbe essere stata lasciata due giorni fa. Mi tremano un po’ le mani nello scattare le fotografie, mi sento come se fossi di troppo, come se potessi sentire da un momento all’altro, un movimento, una persona che esce dalla stanza da letto. Provo a immaginare cosa abbiano provato, a mettermi nei loro panni ma mi rendo conto che è impossibile capire cosa sia accaduto in quei terribili minuti. Ne parlo con Vincenzo che è accanto a me e lo vedo perdersi nei ricordi e annuire: “Se non c’eri non puoi capire”.

L’autore. Federico Moschietto è nato ad Alba nel 1983 e si laureato in Architettura nel 2005. Vive e lavora a Moncalieri. Dal 2010 si appassiona al mondo della fotografia compiendo ampi studi da autodidatta che lo portano, dal 2015 a praticare la professione di architetto e di fotografo facendo reportage di cerimonie, fotografie di architettura e diversi progetti personali legati al reportage. Ottiene diversi risultati positivi a concorsi e manifestazioni nazionali arrivando a esporre in diverse mostre negli ultimi tre anni. Attualmente sta portando avanti due progetti editoriali di cui uno sul tema del rapporto fra i bambini e le architetture, giá in parte esposto a Paratissima Torino 2016.