Oltre 70 i fotografi che ne sono stati finora parte, il progetto Lo Stato delle cose. Geografie e storie del doposisma – il primo osservatorio di fotografia sociale e documentaria sull’Italia colpita dal terremoto online suwww.lostatodellecose.com – promuove una chiamata pubblica ai fotografi e filmaker italiani per continuare a documentare la situazione nei paesi e nei luoghi che sono stati colpiti dal terremoto che ha messo in ginocchio il Centro Italia fra il 2016 e il 2017.
Oltre 10mila immagini quelle materialmente già online in più di 200 reportage – l’osservatorio è online dal 21 aprile 2017 – a rendere possibile la realizzazione della più grande campagna fotografica sociale realizzata negli ultimi anni in Italia è stata l’adesione al progetto di alcuni fra i significativi protagonisti del fotogiornalismo e della fotografia documentaria in Italia.
Abbiamo scelto di chiamare “Ci riguarda” questa prima call perché nel cuore fragile del Paese, nell’entroterra del Centro Italia e in quattro regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria), 140 sono i comuni inseriti nel cratere del terremoto (qui la mappa e l’elenco).
Un disastro dunque dalle proporzioni incredibilmente estese e rispetto al quale la ricostruzione sembra un’utopia con il 90 per cento delle macerie ancora per strada e le casette restano un miraggio, mentre le migliaia di sfollati sulla costa vengono spostati come pacchi per fare posto ai turisti (leggi qui).
Ecco perché la sorte di Amatrice, Norcia, Accumoli, Visso, Camerino, Arquata del Tronto, Campotosto e delle altre decine di paesi del più esteso cratere sismico nella storia del nostro Paese ci riguarda in quanto cittadini italiani, prim’ancora che fotografi.
E’ una testimonianza di cittadinanza, allora, quella che si vuole dare attraverso questa campagna fotografica e dunque l’osservatorio del progetto “Lo Stato delle cose. Geografie e storie del doposisma” perché non si dimentichi la sorte e la ricostruzione indispensabile del Centro Italia.
Come si partecipa e gli obiettivi
L’obiettivo della call è raccogliere l’adesione dei fotografi italiani per continuare un’opera di documentazione nel Centro Italia e giungere nel corso del tempo a una mappatura integrale dei luoghi colpiti dal terremoto. Questa prima chiamata pubblica sarà aperta dal 20 luglio al 15 ottobre 2017 al fine di poter documentare da subito, e nel corso del 2017, la situazione nei centri feriti dal terremoto. In tal senso a fronte delle attestazioni di disponibilità e volontà di partecipazione di ciascun fotografo, il lavoro sul campo avverrà dietro assignment concordato fra la direzione del progetto Lo stato delle cose e lo stesso fotografo anche e soprattutto in funzione delle necessità rispetto ai luoghi da documentare.
Per poter rispondere alla call è necessario indirizzare una mail all’indirizzo osservatoriolostatodellecose@gmail.com avendo cura di indicare le proprie generalità e informazioni di contatto (telefono, sito web, eccetera). Coerentemente con lo spirito non profit del progetto Lo stato delle cose, la propria adesione è da considerarsi come volontaria, così come le spese di trasferimento e di soggiorno saranno a proprio carico.
Ai fotografi che risponderanno a questa call si chiederà di condividere in prima istanza il proprio lavoro documentario all’interno del portale dello Stato delle cose – e quindi per le eventuali e possibili future iniziative espositive ed editoriali collettive – fatta salva la titolarità del diritto d’autore e dunque la facoltà del singolo autore di immaginarne altri utilizzi.
Il conferimento delle immagini all’interno del progetto avverrà dunque attraverso una liberatoria ad hoc che ne escluderà ogni possibile sfruttamento commerciale da parte dello Stato delle cose.
Ideato e curato dal giornalista Antonio Di Giacomo, lo Stato delle cose è promosso e realizzato dall’associazione culturale senza fini di lucro La camera del Tempo con il patrocinio del Comune dell’Aquila e con la collaborazione dell’associazione culturale Territori, del Dipartimento di Scienze Umane e del Laboratorio di cartografia dell’Università degli studi dell’Aquila, dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, del Segretariato regionale per l’Abruzzo del Ministero per i Beni culturali. Media partner è la rivista di fotografia EyesOpen! Magazine. A sostenere il progetto, rendendo possibile la realizzazione di questo sito web, l’impresa di comunicazione Carucci e Chiurazzi (per il concept e design) e Shiftzero (development e digital marketing).
La open call “Ci riguarda” dello Stato delle cose è supportata dalla collaborazione, nata a maggio 2017, con il Perugia Social Photo Fest che condivide le finalità sociali e documentarie del progetto.
Il progetto “Lo stato delle cose” è interamente autofinanziato e reso possibile dalla spontanea partecipazione di fotografi e autori nonché dalla collaborazione e dal supporto, non economico, degli enti locali, istituzioni, associazioni e società che ne hanno condiviso gli intenti documentari.
Per informazioni e contatti con Lo stato delle cose scrivere qui: osservatoriolostatodellecose
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