Un osservatorio permanente di fotografia sociale e documentaria su L’Aquila e l’Italia colpite dal terremoto: a porre le fondamenta è il progetto non profit “Lo stato delle cose. Geografie e storie del doposisma”. A renderlo possibile l’adesione di 100 fotografi italiani che hanno condiviso la necessità di testimoniare non solo durante l’emergenza le condizioni in cui versano i territori del Paese feriti e disgregati dal terremoto. Nella certezza che documentare attraverso la fotografia sia un prendersi cura dei luoghi e dunque un esercizio che non può e non deve interrompersi.
La città, le frazioni e i paesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009: lo stato delle cose, oggi
Dal Belice all’Irpinia: un viaggio nei territori dilaniati dal terremoto e ora dimenticati
Tutto è partito da L’Aquila. Qui dal 29 maggio al 5 giugno 2016 si sono ritrovati 35 fotografi provenienti dall’Abruzzo e dal resto d’Italia per raccontare L’Aquila oggi. E’ stato un punto d’inizio per una ricognizione in profondità del territorio che è continuata anche nel 2017 – fino alla fiaccolata del 6 aprile – e che è nostra intenzione continuare. Per non distogliere lo sguardo dalla ricostruzione e dalla rinascita di una città che è diventata anche un po’ “nostra”.